

L’evoluzione dei contributi alle razze bovine autoctone del Piemonte
di giovanni girotto
In generale, i risultati dello studio evidenziavano una notevole disomogeneità tra le aree del nord, centro e sud Italia.
In tabella 1 è riportato il numero (n) di razze bovine inserite nei 2 PSR e nelle 3 aree.

A livello nazionale c’è stato nel tempo un aumento del numero di razze bovine classificate come “a rischio estinzione”: da 16 nel PSR 2000 – 2006 a 24 nel PSR 2007 – 2013. A ciò è corrisposto un aumento del numero complessivo di domande.
Per quanto riguarda la Regione Piemonte, le razze bovine comprese nella misura erano la Barà-Pustertaler, la Pezzata Rossa d’Oropa (PRO), la Valdostana Pezzata Nera (VPN) e la Varzese-Tortonese-Ottonese (VTO).


Con il PSR 2014 – 2022 è stata istituita la Misura 10 per la tutela della biodiversità. I dati relativi al numero di capi bovini e alle UBA interessate dalla misura in Piemonte, nonché gli importi erogati, sono presentati in tabella 2 (Fonte: Regione Piemonte – PSR 2014 – 2022).

Con la programmazione del nuovo CSR sono state varate a livello nazionale nuove misure per la conservazione delle razze in via d’estinzione. In particolare, la SRA14 – ACA14 (Allevatori Custodi dell’Agrobiodiversità) si pone come obiettivo di “contribuire ad arrestare e invertire il processo di perdita della biodiversità, rafforzare i servizi ecosistemici e preservare gli habitat e il paesaggio” tramite l’erogazione di contributi diretti e significativi basati sulla percentuale di Unità di Bestiame Adulto (UBA).
La sezione “Impegni” della SRA14 definisce le due principali condizioni necessarie per ricevere i pagamenti:
1) è ammesso l’allevamento di animali di una o più razze a rischio di estinzione/erosione genetica, anche appartenenti a specie diverse;
2) è prevista una tolleranza in diminuzione del numero di capi a premio nel corso della durata dell’impegno non superiore al 10% rispetto al numero di capi iniziale, fatte salve cause di forza maggiore. L’importo corrisposto è pari a € 400/UBA/anno per tutte le razze.
Di seguito sono riportati i dati della misura SRA14 relativa ai primi 2 anni (2023 e 2024) del CSR 2023-2027 riferiti alle 4 razze bovine del Piemonte. I dati sono riferiti a maschi e femmine di diversa categoria ed età (Fonte: Regione Piemonte – Reportistica SIAP – Sviluppo rurale 2023 – 2027).

Questi dati sommariamente esposti evidenziano un aumento progressivo del numero di capi e di contributi erogati a cui corrisponde (speriamo) una accresciuta consapevolezza dell’importanza della tutela della biodiversità che ha permesso di orientare le scelte di allevatori, consumatori, organizzazioni ed enti verso una maggiore attenzione nei confronti della tutela delle razze locali a rischio estinzione.
Le razze bovine del Piemonte, seppur con ampi divari numerici (basti pensare agli oltre 5000 capi registrati di razza Barà – Pustertaler e PRO contro le poche centinaia di VPN e VTO), sembrano avviate verso una ripresa o una maggiore stabilità delle loro popolazioni; ciò non solo per le misure di tutela adottate, ma anche grazie a un maggior sostegno della visibilità e della commercializzazione dei loro prodotti e dei loro servizi.
Esistono sicuramente altre strategie di conservazione e valorizzazione delle razze che – come illustrato nelle Linee guida Nazionali per la Conservazione della Biodiversità in Agricoltura e, soprattutto – soprattutto per le razze in situazione critica o minacciata (VPN e VTO per citare quelle bovine del Piemonte), potrebbero rivelarsi molto efficaci. Oltre alla numerosità e al loro ruolo economico, occorrerebbe infatti considerare anche altri aspetti come, ad esempio, il ruolo storico e culturale di molte razze.
Spesso, inoltre, le razze locali sono allevate con sistemi estensivi o al pascolo, e forniscono servizi ecosistemici insostuibili contribuendo anche al mantenimento della biodiversità e di paesaggi e ambienti tipici. Gli attuali contributi sono comunque uno strumento importante di sostegno per gli allevatori e dovranno essere mantenuti in futuro nonostante alcune difficoltà sinora registrate sia a livello regionale che nazionale.

n. 2 giugno 2025
- Sommario
- Il ritorno della pecora Nostrana
- Razze bovine alpine “dimenticate”: Montavoner-Prättigauer e Pezzata di Rabbi
- L’evoluzione dei contributi alle razze bovine autoctone del Piemonte
- Gocce di rugiada
- Editoriale
- “Razze Domestiche Locali: capirle, conservarle e promuoverle nel concreto”
- Pecore di razza Frabosana-Roaschina per la manutenzione del verde pubblico nel comune di Alba
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